martedì 8 aprile 2014

Ciao sono Davide, mi presento...

Io e il mio pisellino

Ciao a tutti, mi chiamo Davide, ho 34 anni e sono Emiliano DOC di Rimini.Lavoro da 10 anni come operaio in una ditta di pulizie industriali, in pratica la ditta per cui lavoro si occupa della pulizia dei serbatoi che hanno contenuto dei prodotti tipo petrolio Brant, olii pesanti, nafta, cherosene, ecc, per fare in modo che possano contenere altri prodotti della stessa natura ma di altro tipo, ad esempio benzine o altri tipi di petrolio tipo WTI o New Mexican Sweet.Il lavoro che faccio non è sicuramente un bel lavoro, anzi direi proprio che è un lavoraccio infernale, un lavoro disumano, da animali e onestamente non auguro a nessuno di lavorare per una azienda come quella per cui lavoro io, ma comunque è un lavoro e al giorno d'oggi avere un lavoro, qualunque esso sia, è una vera fortuna, quasi come vincere un terno al Lotto.Il mio lavoro consiste nel entrare all'interno di un serbatoio munito di una specie di scalpello e togliere dalle pareti del serbatoio centimetri e centimetri di catrame che con il passare del tempo si attacca alle pareti diventando duro e formando dei veri e propri strati che contribuiscono a diminuire la capacità del serbatoio e falsano la lettura degli strumenti che segnalano il livello dello stesso. Solitamente io e i miei colleghi iniziamo a lavorare alle 07.00 di mattina e lavoriamo fino alle 18.00, ma avvolte capita che a causa dell'urgenza del cliente di avere a disposizione un determinato serbatoio lavoriamo anche fino a notte fonda o addirittura fino al giorno successivo riposando solo qualche ora o facendo turni.Lo stipendio è una miseria rispetto al lavoro che facciamo, circa 1200 euro e con lo straordinario arriviamo a prendere 1300, 1400 e avvolte 1500 euro, il lavoro e sporco, molto sporco e respiriamo veleni tutto il giorno, d'estate poi diventa veramente un inferno e la situazione peggiora molto perchè i serbatoi sono fatti di acciaio e con il sole che ci batte sopra per tutta la giornata diventano roventi e le temperature all'interno del arrivano anche a 50 o 60 gradi centigradi e il catrame residuo attaccato alle pareti emana vapori di idrocarburi che sicuramente non fanno bene alla salute, l'aria diventa irrespirabile e in più, come se non bastasse, per lavorare all'interno dei serbatoi bisogna indossare l'elmetto, gli occhiali protettivi, la tuta ignifuga a maniche lunghe, guanti, calze e scarponcini di sicurezza, immaginate quindi per un attimo in che situazione sono e siamo costretti a lavorare.A parte il lavoro sono appassionato di fotografia e di macchine fotografiche, uno dei miei soggetti preferiti ovviamente e Joara, un altro è Maria e poi mi piace fotografare panorami e interni di musei o di case che mi colpiscono.Oltre alla fotografia mi piace molto anche cucinare, la mia specialità è la pasta e il pesce.


Per leggere tutto guardate "Post più vecchi" troverete il seguito della mia storia...




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